Rinnovabili: solare e ricerca, un futuro radioso per la green energy

Rinnovabili: solare e ricerca, un futuro radioso per la green energy

Il futuro dell’energia è sempre più mirato alla sostenibilità: l’attenzione alle fonti rinnovabilifotovoltaico ed eolicoinnanzitutto ma non solo, e alle potenzialità offerte da una gestione ottimale della produzione, sono il tratto dominante verso cui si dirigono gli investimenti globali.

Una parte importante la svolge la ricerca e sviluppo non solo per migliorare le tecnologie esistenti, ma per avviarne e sostenerne altre. Una di queste vede protagonista il Dipartimento dell’Energiastatunitense che ha annunciato pochi giorni fa un piano per sostenere con fondi fino a 100 milioni di dollari in cinque anni la ricerca sulla fotosintesi artificiale per produrre combustibili dalla luce solare.

Rinnovabili e solare: la ricerca lavora a nuovi combustibili dalla fotosintesi

Dei carburanti ottenuti dalla fotosintesi artificiale se ne parla da qualche anno. Ora però il filone di ricerca e sviluppo sembra vivere un rinnovato vigore proprio grazie all’annuncio del Dipartimento americano. Esso intende creare uno o due centri di ricerca dedicati, Energy Innovation Hub, per accelerare scoperte scientifiche fondamentali per arrivare a produrre carburante solare.

Come ha affermato il sottosegretario all’Energia per la Scienza, Paul Dabbar, attraverso una nota sul sito ufficiale “la luce del sole è la nostra fonte di energia più basilare, e la capacità di generare combustibili direttamente dalla luce del sole ha il potenziale per trasformare la nostra economia energetica e migliorare notevolmente la sicurezza energetica degli Stati Uniti”.

Lo sforzo attuato  dovrà permettere agli scienziati americani “di essere all’avanguardia in un settore altamente impegnativo, ma estremamente promettente della ricerca sulla fotosintesi artificiale”.

Il filone di ricerca intende ricreare artificialmente la fotosintesi clorofilliana: le piante la usano per convertire l’energia solare in sostanze organiche utilizzando acqua e anidride carbonica. Obiettivo della ricerca è sviluppare un sistema di fotosintesi artificiale che generi combustibili partendo dagli stessi elementi. Finora però non ci sono stati progressi significativi ed è per questo che il Department Of Energy ha voluto sostenere il suo sviluppo. Si vaglieranno progetti e proposte da università, organizzazioni non profit, laboratori nazionali dello stesso DOE e altri laboratori e agenzie federali. Si partirà quest’anno e si proseguirà per altri cinque.

Rinnovabili e investimenti: fotovoltaico e storage crescono

Le potenzialità di sviluppo delle fonti rinnovabili e delle soluzioni dedicate trovano conferma nelle previsioni che emergono dal report di BDO, secondo cui entro il 2023 si arriverà a superare un terawatt di energia solare (per lo più da fotovoltaico) generata a livello mondiale. Entro i prossimi tre anni si registrerà anche una crescita sensibile di soluzioni energy storage e un robusto apporto, in termini di investimenti in energia pulita.

 

Rinnovabili e investimenti: fotovoltaico e storage crescono

Tensioni geopolitiche e incertezza economica non ostacoleranno la corsa dell’energia solare, ma nemmeno quella delle tecnologie per stoccarla. Secondo il report: “L’immagazzinamento dell’energia assumerà un ruolo chiave entro il 2023, poiché contribuirà ad aumentare l’affidabilità e la resilienza dei sistemi elettrici decentralizzati. L’adozione di soluzioni alternative di stoccaggio dell’energia, incluse le batterie a lunga durata per l’integrazione delle rinnovabili su vasta scala, crescerà almeno del 30% anno su anno fino al 2023.”

Rinnovabili e investimenti: il buon momento per eolico e per le green energy

Lo stesso documento evidenzia il buon momento anche per l’eolico la cui crescita proseguirà, insieme alle soluzioni di accumulo specifiche sia per l’eolico on shore che off shore.

 

Rinnovabili, il buon momento per l'eolico

Quest’ultima forma di produzione energetica dal vento godrà di un forte sostegno: metà degli investimenti globali in energia eolica saranno infatti rivolti a progetti e tecnologia di generazione d’energia dagli impianti posti in mari e oceani.

Il desiderio di unire produzione energetica alla sostenibilità vedrà impegnate le società legate ai combustibili fossili a un continuo investimento in soluzioni cleantech, tra cui quella per la cattura e lo stoccaggio di carbonio.

Infine si assisterà a un ritorno degli investimenti in green energy da parte di private equity e venture capital. “Che sia cleantech o climate-tech, il quadro regolatorio, economico e scientifico nei confronti di queste tecnologie spingerà l’investimento privato globale a 600 miliardi di dollari entro il 2023”, conclude il report.

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