Puntare sull’elettrificazione o sull’idrogeno?

  • 23 Febbraio 2024

Nel duello tra gli elettroni e gli atomi di idrogeno per il dominio nella transizione energetica, si delineano due scenari avvincenti. Gli elettroni rappresentano l’elettrificazione diretta, promettendo un mondo efficiente e pulito alimentato da fonti rinnovabili. Tuttavia, alcune applicazioni come il trasporto aereo e la produzione siderurgica sfidano l’elettricità diretta, richiedendo soluzioni alternative.

Dall’altra parte, l’idrogeno emerge come una forma di stoccaggio chimico dell’elettricità, offrendo vantaggi nell’integrazione con le infrastrutture esistenti e nello stoccaggio stagionale di energia rinnovabile. Tuttavia, l’efficienza complessiva ne risente a causa delle conversioni energetiche necessarie.

Una ricerca sul mix ottimale condotta fino al 2050 suggerisce che l’elettrificazione diretta dovrebbe coprire la maggior parte degli usi energetici, mentre l’uso dell’idrogeno e dei combustibili di sintesi sarebbe limitato. Questa conclusione si basa sull’inefficienza dell’idrogeno in settori come il riscaldamento domestico e il trasporto su strada, dove le tecnologie elettriche sono già mature.

Tuttavia, l’idrogeno potrebbe trovare spazio nello stoccaggio stagionale, nei trasporti pesanti e negli usi industriali. Ma la sua produzione su larga scala entro il 2050 sembra irrealistica, portando a una potenziale dipendenza dall’importazione e alla tentazione di soluzioni come l’idrogeno blu, con rischi ambientali.

In conclusione, sebbene entrambe le opzioni abbiano i propri vantaggi e svantaggi, sembra che l’elettrificazione diretta possa prevalere nell’arena della transizione energetica, grazie alla sua maggiore efficienza e maturità tecnologica.