Uno studio condotto dal Joint Research Center (JRC) della Commissione europea ha stimato che sarebbe possibile aggiungere teoricamente oltre 1 terawatt (TW) di nuova potenza da fotovoltaico solo su tetti, bacini idroelettrici e barriere stradali, oltre a 944 gigawatt (GW) dall’agrivoltaico utilizzando solo l’1% della superficie agricola.
Il lavoro del JRC è in linea con la Strategia Solare europea del 2022, che promuove l’uso multiplo dello spazio per incrementare la produzione di energia fotovoltaica. Le tre principali soluzioni proposte sono il fotovoltaico su edifici, il fotovoltaico galleggiante su bacini idroelettrici e il fotovoltaico su barriere stradali. Si stima che queste soluzioni potrebbero aggiungere fino a 1.120 GW di potenza, contribuendo significativamente al raggiungimento degli obiettivi energetici europei.
Lo studio mette in evidenza il potenziale di produzione di energia elettrica derivante da queste installazioni, stimando che teoricamente potrebbero generare circa il 48% del consumo totale di elettricità dell’Unione europea nel 2022. Paesi come Francia, Germania, Italia, Spagna e Svezia sono individuati come potenziali contributori significativi a questa produzione.
Il JRC ha utilizzato moderne tecniche di analisi geospaziale per stimare il potenziale di ogni area, considerando fattori come la geografia, i vincoli ambientali e le limitazioni territoriali. Ad esempio, per i tetti, sono state escluse le aree con orientamento e/o inclinazione sfavorevoli, mentre per i bacini idroelettrici sono state escluse le dighe sotto ai 5 MW e le aree protette Natura 2000.
Infine, si sottolinea che nonostante il grande potenziale di produzione di energia fotovoltaica senza l’occupazione diretta di suolo, è importante considerare anche i costi di queste installazioni. Se si vuole espandere rapidamente la capacità solare con il miglior rapporto costi-benefici, queste soluzioni dovrebbero essere integrate, anziché sostitutive, rispetto agli impianti a terra.